A differenza di quanto avvenuto nel Biellese, nel resto del mondo l’industrializzazione ha portato all’estremo l’urbanizzazione, e quindi allo spopolamento delle campagne. Le persone, prima contadine, venivano inscatolate nelle metropoli industriali così come l’industria inscatolava i prodotti agricoli delle campagne per alimentare sempre più artificialmente gli abitanti delle città stesse. Scatole che oggi sono dormitori di cemento e tonnellate di imballaggi e scarti degradano il paesaggio.
La pandemia ha mostrato come il sovrappopolamento della concentrazione metropolitana sia un fattore di aggravamento dei rischi di sopravvivenza, oltre che ed è già evidente, di peggioramento della qualità della vita individuale e sociale. Molti di coloro che hanno vissuto la pandemia fuori dalla città stanno ora considerando di trasferirsi nella campagna anche grazie alle tecnologie digitali di uso comunicativo e commerciale. È oggi possibile praticare un progetto di sviluppo del territorio che, ispirandosi alle caratteristiche storiche del Biellese, declini il rapporto tra urbano e rurale in modi capaci di generare prosperità sostenibile.
Non si tratta più di pensare a cerchi concentrici, con la città al centro e la campagna intorno. Ma di pensare a Città Arcipelago dove la campagna contiene ed unisce i centri abitati, li accoglie in una matrice produttiva dove natura e tecnologia possono convivere in equilibrio sostenibile. Già da alcuni anni Cittadellarte - con il progetto Terre AbbanDonate, il catasto e l’anagrafe solidali - insieme a una federazione di organizzazioni del territorio, sta recuperando le terre lasciate incolte tra le industrie, contribuendo a un rinnovamento in chiave contemporanea della vocazione del territorio come città arcipelago verde.
Il mare verde del Biellese unisce i centri urbani come il mare blu unisce le isole di un arcipelago. Dal Biellese emerge un nuovo concetto di città non più imprigionata dentro le mura e sommersa in un mare di inquinamento, ma diffusa e distribuita nel mare verde della natura in campagna e in montagna. L’arcipelago verde è un progetto urbanistico di territorio che estende alla Provincia la vocazione del capoluogo, coniugando in una comune creazione l’industria e la natura. Questa coniugazione è sancita dalla designazione Unesco con il simbolo del Terzo Paradiso che rappresenta esattamente la congiunzione creativa e armoniosa degli opposti regni naturale e artificiale.
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